Sull’ammissibilità dei motivi aggiunti in appello nel processo tributario

07/09/2020

Sull’ammissibilità dei motivi aggiunti in appello nel processo tributario
A cura di Marco Bevilacqua

La Cassazione, con la recente pronuncia n. 17373/2020, è intervenuta in tema di motivi aggiunti, a seguito del deposito di documenti non conosciuti ad opera delle altre parti, nel grado di appello del processo tributario, ove, ricorda, vige il divieto di nuove eccezioni in senso stretto. La Corte, tuttavia, osserva che nel caso specifico solo dopo l’udienza di discussione della causa in primo grado il concessionario della riscossione ha prodotto in giudizio l’avviso di ricevimento della notifica della cartella impugnata, facendo quindi sorgere il presupposto per la proposizione, da parte del contribuente, di motivi aggiunti, che sono stati quindi validamente prodotti nel primo atto difensivo utile, ossia quello di appello.

La pronuncia appare interessante, poiché, esprimendosi in materia di processo tributario, supera la dibattuta questione della compatibilità dei motivi aggiunti con il giudizio di appello, caratterizzato dal divieto di nova, valorizzando il fatto che nel caso di specie solo in appello è sorta per la prima volta la possibilità di formulare motivi aggiunti.
 

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