L'uso del trust in ambito societario: l’apporto delle quote dei soci

05/12/2023

L'uso del trust in ambito societario: l’apporto delle quote dei soci

Il Trust è sempre più utilizzato quale strumento unitario posto al vertice della catena di controllo di gruppi societari, al fine di consentire una gestione unitaria e professionale nonché di agevolare il passaggio generazionale in favore delle nuove generazioni.

Una possibile applicazione operativa dell’istituto del trust che si sta sempre maggiormente diffondendo è l’apporto all’interno di un trust da parte dei soci di una società di capitali delle rispettive quote detenute all’interno della società stessa al fine di perseguire obiettivi di riorganizzazione e trasmissione generazionale del proprio patrimonio.
Nello specifico, i soci apportano, in qualità di disponenti, in un trust le loro rispettive quote societarie non ricevendo alcunché dal trust, poiché l’atto di apporto comporta lo spossessamento definitivo dei beni conferiti con l'uscita irreversibile dalla sfera patrimoniale del/i disponente/i e la sua/loro permanente diminuzione patrimoniale.
 
 
Ne parlano, trattando dei profili operativi e fiscali concernenti l’apporto delle partecipazioni (della holding ovvero delle società operative) all’interno del trust, i nostri Matteo Tambalo, Amedeo Cesaro e Nicolò Pavan su We Wealth.

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