Patrimonio del professionista: peggio tua moglie o i creditori?

01/07/2004

di Alberto Righini e Giorgio Aschieri

L'alternativa tra la scelta di un trust o di un fondo patrimoniale dipende anche dalle condizioni personali del soggetto. Alcuni consigli pratici per indirizzare il professionista a tutela del suo patrimonio.
Alcuni giorni or sono, un professionista ci ha chiesto di individuare il modo più sicuro e meno costoso per porre l’immobile di sua proprietà al riparo dei possibili creditori. Abbiamo quindi iniziato a richiedere al cliente (che chiameremo “Mario Rossi”) i chiarimenti necessari per rispondere al quesito. Dal colloquio è emerso che il dott. Rossi è coniugato in regime di separazione dei beni ed ha un figlio di quattro anni; la moglie è benestante ed a sua volta ha la disponibilità di un discreto quantitativo di titoli di Stato pluriennali. I timori del cliente, proseguiva costui, derivano dal fatto di essere assicurato per un importo consistente per la responsabilità professionale, ma che le attività svolte (cariche in collegi sindacali e in consigli di amministrazione) potrebbero ipoteticamente comportare azioni di responsabilità, che eccedono il massimale assicurato. Ed inoltre la polizza prevede uno scoperto del 10% che, in ipotesi di danni rilevanti, avrebbe comunque effetti pesanti per lui. “Avevo pensato al fondo patrimoniale” ci ha detto il dott. Rossi “ma non vorrei, per difendermi dai creditori, ritrovarmi nelle mani di mia moglie”. Il dubbio è legittimo. Il fondo patrimoniale dipende infatti, in primo luogo, dalla durata del matrimonio. Cosa succede se il dott. Mario Rossi subisce una condanna risarcitoria per responsabilità professionale e nel frattempo la moglie chiede il divorzio?  “Lei è fortunato” gli è stato risposto di primo acchito “la casa è sua ed ha un figlio molto piccolo. Se costituisce il fondo riuscirà senz’altro a cavarsela senza troppi danni”
E cosa ne pensate del trust rispetto al fondo?” ha incalzato il cliente. “Mi pare che sia equivalente. Io comunque vorrei sapere se è altrettanto sicuro ... Sapete, la mia preoccupazione è di correre meno rischi possibile”. A questo punto la questione si è di molto complicata ed abbiamo dovuto prendere tempo. Proveremo ora ad illustrare, semplificando al massimo, la notevole serie di questioni emerse in questo breve colloquio. Segue

Scarica l'intero articolo

Pubblicazioni/Eventi Directory:  Pubblicazioni Alberto RighiniPubblicazioni Giorgio Aschieri

Condividi su: linkedin share facebook share twitter share
Sigla.com - Internet Partner