Estratto dal libro EMOZIONI E PROFESSIONI INTELLETTUALI

15/05/2015

di Alberto Righini

Un'allegria contagiosa

Se devo pensare a un ricordo personale su Victor Uckmar, mi viene in mente qualche anno fa (per la verità saranno una quindicina di anni fa), quando ancora non ero entrato in ACB e non lo conoscevo.
Stavo viaggiando su un volo verso Bruxelles dove avevo una riunione alle Fee (Federation Europeenne d’Espert Comptable) in qualità di membro del gruppo di lavoro fiscalità diretta.
Durante il volo, come al solito, stavo riguardando le mie carte in modo da fissarmi gli ultimi aspetti delicati da trattare poi nella riunione.

Seduta vicino al mio posto vi era una giovane signorina (forse potrei dire meglio, una ragazza), la quale dopo un po’ che io giravo le mie carte, vedendo che si trattava di fiscalità mi disse che anche lei era fiscalista a Genova / Milano e mi fece molte domande sulla realtà e lo sviluppo della mia attività, sul mio Studio e sulla situazione del mio territorio. Anch’io incuriosito su come poteva essere la realtà della giovane collega le rivolsi le medesime domande e fu allora che lei mi raccontò che lavorava allo Studio Uckmar e mi descrisse la sua realtà; e parlava, parlava… mi raccontò anche dell’attività di ricerca e di approfondimento che faceva (e che era spronata a fare), della collaborazione costante con la rivista Diritto e Pratica Tributaria... e mentre parlava pareva quasi innamorata della sua professione e dello Studio. Costantemente ritornava nel suo racconto: «Il Professore qua...il professore la…».

Tra le varie cose, mi ricordo che mi disse che il Professore consigliava sempre, una volta affrontata nella pratica una problematica particolare, di mettere nero su bianco gli approfondimenti sviluppati e di cercare di coniugare così la pratica con l’approfondimento scientifico, fissando il tutto in un articolo da pubblicare («fatto 30 fai 31»).
Dalle sue parole emergeva quindi la figura di Victor quale Maestro vero, esigente ma generoso, capace di insegnare e di ricavare dagli altri il meglio, per loro stessi; e in quell’ incontro il Maestro si stava rilevando «contagioso», visto che per il tramite della mia vicina di viaggio, tutti quegli insegnamenti si stavano trasferendo (con entusiasmo) anche a me.
Ecco il mio primo ricordo di Victor Uckmar… un maestro contagioso!

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