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La CGUE apre alla contestabilità sul piano della proporzionalità delle sanzioni da omessa compilazione del Quadro RW
La CGUE apre alla contestabilità sul piano della proporzionalità delle sanzioni da omessa compilazione del Quadro RW
23/03/2022
A cura di Chiara Chirico
Con pronuncia del 27 gennaio 2022, la Corte di Giustizia si è pronunciata in materia di compatibilità con l’ordinamento europeo, sotto la lente della libera circolazione dei capitali, della normativa spagnola in materia di obbligo di dichiarazione di sostanze detenute all’estero mediante la compilazione del c.d. “Modello 720”.
La sentenza è significativa perché ha ad oggetto il corrispondente spagnolo del “Quadro RW” italiano, strumenti previsti da entrambi gli ordinamenti allo scopo di migliorare i livelli di trasparenza fiscale e combattere la evasione fiscale.
Degli aspetti esaminati dalla Corte, quello che interessa è la valutazione di proporzionalità della sanzione prevista dalla legge spagnola nella misura del 150 per cento dell’imposta calcolata sulle somme corrispondenti ai valori detenuti all’estero e non dichiarati. Tale sanzione viene ritenuta come non proporzionata ed eccessivamente repressiva, nonché idonea ad aver arrecato un pregiudizio sproporzionato alla libera circolazione dei capitali.
Nel caso italiano, l’art. 12 del DL n. 78/2009 prevede che le sanzioni connesse alla maggiore imposta dovuta sui redditi derivanti da investimenti e attività finanziarie esteri non dichiarati vadano dal 90 al 180 per cento; per i valori detenuti in paesi a fiscalità privilegiata, le sanzioni sono raddoppiate fino alla soglia del 360 per cento dell’imposta.
Si ritiene quindi che, stante il valore di diritto vivente delle pronunce della Corte di Giustizia, il contribuente italiano possa efficacemente opporsi ad una siffatta richiesta di sanzioni facendo valere direttamente il principio fissato in sede comunitaria.
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