Lo studio
Profilo
Dove siamo
Recruitment
Servizio clienti
professionisti
Network
aree di attività e dipartimenti
Company Law e Operazioni straordinarie
Consulenza Tributaria Corporate
Difesa tributaria
Internazionalizzazione d’Impresa
Ristrutturazioni e Assistenza nelle Crisi d'Impresa
Patrimoni e Wealth Advisory
Compliance amministrativa societaria
Consulenza legale e contrattuale
Attività e Servizi Fiduciari
Enti Pubblici e Diritto Amministrativo
Digital Advisory
Approfondimenti
News
Eventi
Pubblicazioni
Focus
La Divulgazione Professionale
SuperBonus 110%
Covid-19
Lo studio risponde
en
it
Approfondimenti
>
Pubblicazioni
>
Alcune problematiche fiscali del trasferimento della sede all'estero. La tassazione dei valori immateriali
Alcune problematiche fiscali del trasferimento della sede all'estero. La tassazione dei valori immateriali
01/11/2005
di Alberto Righini
Nel presente intervento analizzeremo la problematica della tassazione del valore reale dell’azienda, in sede di trasferimento della sede all’estero, con perdita della residenza fiscale. L’analisi di questo aspetto presenta risvolti pratici di elevato interesse soprattutto in considerazione del nuovo slancio , impresso negli ultimi anni, alle operazioni internazionali quali il trasferimento della sede, le operazioni di scissione e di fusione transfrontaliere, nonché l’istituto della Società europea. In particolare vedremo, alla luce della normativa in essere (art. 166 del Tuir) e delle relative interpretazioni, come il fenomeno del trasferimento determina una tassazione del valore reale degli elementi trasferiti attraverso il realizzo delle plusvalenze patrimoniali e delle componenti immateriali aziendali (singoli beni e avviamento). Preliminarmente è opportuno ricordare che il valore reale di un’azienda è spesso, o meglio quasi sempre, divergente dal suo valore contabile(fiscale) anche per la presenza di componenti immateriali. La divergenza tra valori reali e contabili, si ha, infatti, sia perché questi ultimi possono non essere più rappresentativi della reale consistenza dei beni cui si riferiscono ma anche, e forse soprattutto, perché dei valori immateriali, proprio per la loro intrinseca natura, possono non essere valorizzati nelle scritture contabili. Questi valori immateriali, i cosiddetti intangibile asset che hanno una loro identità definita ben separabile dal contesto societario, hanno un peso determinante nella quantificazione del valore reale(economico) delle imprese, potendo avere, in alcuni casi, addirittura un valore maggiore dell’intero patrimonio aziendale. In generale, si può affermare che ad incidere sul-la differenza tra il valore reale (economico) di un’azienda ed il suo valore contabile, è l’avviamento, ossia quella componente immateriale intrinsecamente legata alle aziende, non suscettibile di autonoma cessione, che incorpora il valore di tutti i fattori immateriali, compresi quelli riferibili ad eventuali diritti e rapporti contrattuali. Tassare quindi il valore reale di un’azienda vuol dire considerare realizzati tutti i suoi componenti, materiali e non.
Scarica l'intero articolo
Pubblicazioni/Eventi Directory:
Internazionalizzazione d’Impresa
Pubblicazioni Alberto Righini
<
Lotta ai tax shelters negli Stati Uniti: un modello da importare?
>
L'indipendenza dei sindaci e la nomina esterna
Pubblicazioni
Pubblicazioni/Eventi Directory
Case history
Privacy
Site map
Condividi su:
Copyright © 2009-2025 Studio Righini
Piazza Cittadella, 13 - 37122 Verona - Italy
Tel. +39 045 596888 - Fax +39 045 596236
Via Monte di Pietà, 19 - 20121 Milano - Italy
Tel +39 02 45472804
p.i. 02475410235
[Privacy e Cookie Policy]
x
Questo sito web utilizza i cookie. Maggiori informazioni sui cookie sono disponibili a
questo link
. Continuando ad utilizzare questo sito si acconsente all'utilizzo dei cookie durante la navigazione.