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Il condono societario non compromette la lite ai soci contribuenti
Il condono societario non compromette la lite ai soci contribuenti
05/10/2021
A cura di Marco Bevilacqua
Il presente focus analizza la recente statuizione della
Suprema Corte n. 14147/2021
, concernente un tema difensivo di contenzioso tributario con riguardo agli effetti del condono societario sulla lite dei soci.
La pronuncia ha trattato il caso di una controversia riguardante una società di persone ed i relativi soci. Gli originari ricorsi, fra loro autonomi, riguardavano infatti distinti avvisi di accertamento: uno relativo alla società (con riferimento all’IVA ed all’IRAP), gli altri spiccati in capo ai singoli soci (in tema d’IRPEF).
Nel corso del giudizio, la società ha definito la lite, di cui al proprio ricorso, ai sensi dell’art. 39, co. 12 del D.L. n. 98/2011. Era quindi in questione se ciò precludesse o meno la difesa dei soci, che avevano rappresentato doglianze analoghe a quelle sviluppate dalla società.
La Cassazione, richiamando il proprio precedente n. 15076/2020, sul punto ha osservato che gli atti impositivi di cui trattasi sono fra loro autonomi, così come diversi i soggetti coinvolti e le imposte in questione, con il che il condono societario non si estende automaticamente ai soci, che potranno quindi proseguire la loro lite in autonomia.
La statuizione appare dunque interessante ed utile per quando ci si trovi dinanzi simili fattispecie nell’ambito di giudizi concernenti soci e società di persone ovvero di capitali a ristretta base, in cui si contestino le ragioni dell’accertamento del maggior reddito della società e, quindi, per l’effetto in capo ai soci.
Se ne desume difatti l’autonomo diritto difensivo del socio di proseguire il contenzioso anche per le medesime eccezioni sollevate dalla società, in considerazione del fatto che il condono societario non ha comportato alcun effetto preclusivo di sorta.
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