Punto di vista di Gustavo Bussinello

Programmazione e adeguato assetto organizzativo: due concetti estremamente connessi soprattutto in questo momento

Il mio contributo alla rubrica "Punti di Vista..." dei Colleghi dello Studio Righini ha come focus: La riorganizzazione delle aziende in tempi di Covid 19.

In questo momento di grande difficoltà, l’imprenditore deve preoccuparsi di ottenere la liquidità necessaria all’azienda conscio che la stessa sia strumentale a neutralizzare gli effetti del Covid per poterla rimettere in efficienza. Guai a pensare di rivolgersi al sistema bancario per ottenere risorse finanziarie solo per smarcare il presente o l’immediato futuro.

Utilizzando gli strumenti attualmente previsti si deve indebitare l’azienda unicamente se si ritiene che la stessa sia in grado di recuperare efficienza per onorare il debito dando continuità all’impresa evitando di posticipare tutte le problematiche potenzialmente nefaste che una patologia non risolta potrebbe determinare.

È opportuno osservare che la garanzia statale sul debito, totale o parziale che sia, nulla ha a che vedere con il concetto di continuità aziendale ma è solo un mezzo di carattere straordinario per accedere al credito bancario; sta all’imprenditore e ai suoi consulenti stabilire la convenienza e la sostenibilità dell’indebitamento.

Alla luce di tali considerazioni quali i consigli per gli imprenditori, manager e professionisti?

1)    La verifica rigorosa ed analitica dell’adeguatezza dell’assetto organizzativo, amministrativo e contabile;
2)    L’attivazione dell’attività di programmazione efficiente, sistematica, organizzata e tempestiva.


Per quanto riguarda il primo punto è necessario inquadrare il problema passando da una visione meramente normativa, ancorché imprescindibile, ad una aziendalistica e indispensabile per l’impresa; non va più intesa l’adeguata organizzazione come un costo improduttivo, ma come investimento strategico che porterà all’azienda un tangibile beneficio anche in termini di redditività e di efficienza finanziaria.

Per ciò che concerne la Programmazione è opportuno seppellire il concetto dell’imprenditore che pianifica nella sua testa o sulla “carta del pane” ritenendola gelosamente una sua specifica esclusività. Va organizzata l’azienda con mezzi adeguati sia nella fase di determinazione delle azioni strategiche sia in quella del successivo controllo dell’effettiva efficacia delle stesse.

Sono convinto che, seguendo tale impostazione, un giorno, nemmeno tanto lontano, di questi tempi drammatici ce ne ricorderemo come la svolta positiva per numerose piccole e medie aziende.

Gustavo Bussinello 
Partner Gap Studi e Consulenze
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