Punto di vista di Nadia Zenato

Progettare un nuovo futuro
 
Il mio “Punto di Vista...” per gli Amici della rubrica dello Studio Righini è quello di un’azienda di famiglia, radicata in un territorio straordinario, le terre venete del Lugana e della Valpolicella, che si fonda su un prodotto vivo, indissolubilmente legato alla natura con i suoi tempi e imprevisti e ad un lavoro umano, manuale, costante.

E poi c’è la vendita e distribuzione dei nostri vini. Esportiamo il 70% della nostra produzione in 65 paesi nel mondo. In Italia distribuiamo per lo più nel canale HORECA, a quei ristoranti ed enoteche che hanno dovuto chiudere le loro attività per tre mesi e che ora con fatica cercano di ripartire.

Il nostro DNA di vignaioli ci ha insegnato a cogliere tutti i segnali della natura, a far fronte agli imprevisti (siccità, grandini, troppo caldo, troppa acqua) e ad attendere, attendere alcuni anni prima che le nuove vigne producano i loro frutti, attendere il corso naturale dello sviluppo delle piante, attendere anche 5 anni il riposo in botti del nostro Amarone Riserva Sergio Zenato.

In un certo senso siamo stati facilitati a gestire questi mesi di “sospensione”.
Ma sappiamo che la natura fa sempre il suo corso, che da una caduta ci si risolleva, che le crisi portano anche opportunità. E ci impongono di valutare nuove prospettive.

In questi mesi abbiamo visto quanto la tecnologia ci sia corsa in aiuto, abbiamo modificato il nostro modo di comunicare, ma abbiamo potuto comunque essere presenti, virtualmente, ma anche in modo amplificato.
Ad aprile è stata annullata la fiera di settore per noi più importante, Vinitaly, e per tutti noi che lavoriamo nel mondo del vino, è stato un duro colpo. Ma abbiamo reagito.

Abbiamo trasmigrato i nostri appuntamenti su piattaforme digitali: organizzato incontri on-line con i nostri clienti nel mondo, degustazioni virtuali con la forza vendita, clienti ed importatori per presentare le nuove annate dei vini, tasting su Instagram dedicati al consumatore finale.
Il mese scorso abbiamo festeggiato con un "party virtuale" i 40 anni di sodalizio con il nostro importatore americano: 70 agenti collegati da tutte le parti d’America e oltre 3000 visualizzazioni.

Ciò ci ha spinto a pensare che, anche in post epidemia, si può fare tesoro di queste esperienze e pensare anche di organizzare Fiere virtuali, magari ad anni alterni. Il vino ha sicuramente bisogno di presenza, contatto, condivisione, di momenti di socializzazione a cui non possiamo sicuramente rinunciare, ma abbiamo anche una grande responsabilità nei confronti del nostro Pianeta e non possiamo continuare a far finta di non ascoltare i segnali che la natura ci manda.

La terra in questi mesi si è risvegliata, ha ripreso possesso del Pianeta, si è ricreato un equilibrio.
Dobbiamo progettare un nuovo futuro. Nel nostro modo di lavorare è sempre stato imprescindibile il rispetto per la natura, più noi ci prendiamo cura della Terra migliori saranno i frutti che ci donerà. Ma oggi dobbiamo andare oltre. Meno viaggi in auto, meno aerei, meno spostamenti mordi-e-fuggi, meno inquinamento, meno tempi morti. Lo stiamo vedendo, il business lo si può fare anche sfruttando le tecnologie e quando ci si siederà ad un tavolo per discutere di progetti o firmare contratti, saranno incontri ancora più significativi.

Nadia Zenato
Titolare Zenato Azienda Vitivinicola S.r.l.
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