A cura di Giulia Morbioli In tema di preliminare di vendita di un appartamento con Sentenza n.13495/2015 la Corte di Cassazione ha affermato che, a dispetto della qualificazione attribuita dalle parti, la somma consegnata alla stipula del preliminare debba essere considerata “
acconto” anziché "
caparra" in virtù della sua entità del tutto sproporzionata rispetto al totale corrispettivo (il 78%); ciò determina importanti differenze fiscali: la caparra è fuori campo IVA e sconta un’aliquota del 3% in materia di imposta di registro mentre l’acconto è soggetto ad IVA e sconta un’aliquota dello 0,5% per l’imposta di registro.