A cura di Anna Bimbatti La Cassazione esclude che il Giudice Delegato possa revocare l'ammissione della società al concordato preventivo per la pendenza di un contenzioso attivo con le banche (nella specie, per usura e poste non dovute) non menzionato nel piano, nè nella relazione, ma solo in sede di adunanza dei creditori. In caso di vittoria ci sarebbe, infatti, un vantaggio per la massa, mentre al contrario, nel caso in esame della Suprema Corte, in ipotesi di esito negativo le spese sarebbero state affrontate dai soci o attingendo da un fondo rischi creato ad hoc (Sentenza 26646/2018).