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15/11/2016

Illegittima la prassi di rilasciare assegni postdatati in garanzia

A cura di Paolo Cagliari La Corte di cassazione, con sentenza n. 10710 del 24 maggio 2016, ha ribadito l’invalidità dell’assegno postdatato o privo di data consegnato a garanzia di un debito e da restituire al debitore in caso di adempimento dell’obbligazione. Aderendo all’orientamento secondo cui tale prassi è contraria a norme imperative, la pronuncia ha confermato che l’assegno non può essere utilizzato come titolo esecutivo, ma può solo valere quale promessa di pagamento, con conseguente presunzione dell’esistenza del rapporto sotteso all’emissione e onere dell’emittente di dimostrarne l’inesistenza, l’invalidità o l’estinzione.
11/11/2016

Termine per l’impugnazione del decreto di liquidazione del C.T.U.

A cura di Paolo Cagliari Con ordinanza n. 234/16, la Corte costituzionale ha ribadito il principio, recentemente affermato con sentenza del 12/5/16 n. 106, per cui, a seguito delle modifiche apportate all’art. 170 del Testo Unico in materia di spese di giustizia, il termine per impugnare il decreto di liquidazione del compenso del CTU è quello di trenta giorni dalla sua comunicazione o notificazione stabilito in via generale per il riesame dei provvedimenti adottati in prima istanza nell’ambito di procedure riconducibili allo schema del rito sommario.
09/11/2016

Circolare Tematica - Definizione delle cartelle di pagamento e degli accertamenti esecutivi - Novità del DL 22.10.2016 n. 193 in corso di conversione

A cura di Marco Bevilacqua L’art. 6 del DL 22.10.2016 n. 193, in corso di conversione in legge, ha introdotto una sanatoria delle cartelle di pagamento e degli accertamenti esecutivi, che comporta forti sconti per chi ne fruisce, c.d. “rottamazione”. Se sussistono i requisiti indicati dalla norma il contribuente, presentando apposita domanda entro il 23.1.17, beneficia dello sgravio degli interessi di mora e delle sanzioni amministrative; occorre però eseguire i versamenti al massimo in quattro rate, l’ultima entro il 15.3.18. Trattandosi di una disciplina contenuta in un decreto legge non è escluso che la legge di conversione apporti modifiche.
Scarica la circolare dello Studio
08/11/2016

Concordato in continuità (ex art. 186bis L.F.) - giudizio sulla fattibilità del piano

A cura di A. Marcolungo Nel concordato in continuità il periodo di attività compreso tra l’ammissione alla procedura e la data dell’omologa costituisce elemento utile per la valutazione della fattibilità del piano. Così Trib. Pavia 14.10.16 con cui rigetta l’omologa del concordato sebbene ritenuto conveniente dai creditori. Il Trib. evidenzia l’incapacità del piano di far raggiungere il riequilibrio economico-finanziario della società decotta (giudizio di convenienza riservato ai creditori) giustificando tale “invasione” della scelta dei creditori assumendo che ciò riguarda la causa concreta del concordato (che rientra nel sindacato del Giudice), e non la convenienza del piano.
26/10/2016

Legge di stabilità 2017 - Bonus innovazione: ammortamento al 250%

A cura di Angelo Tiziani Tra i capitoli più attesi della Legge di Stabilità 2017 vi è l’introduzione dell’iperammortamento al 250% per gli investimenti in ricerca, sviluppo ed innovazione. Tale nuova agevolazione viene legata all’acquisto di beni che favoriscono i processi di trasformazione tecnologica e/o digitale inerenti i piani “Industria 4.0”.
26/10/2016

Integrative a favore ritrattabili entro i termini di decadenza dell’accertamento

A cura di Angelo Tiziani Con il DL 22 ottobre 2016, pubblicato sulla G.U n. 249 del 25/10, è stato fissato il principio per il quale la dichiarazione (dei redditi, Irap e sostituti) può essere ritrattabile sia a favore che a sfavore entro i termini di decadenza dell’azione di accertamento. Viene dunque confermato che la norma generale regolante la tematica delle dichiarazioni integrative è l’art. 2, comma 8, Dpr 322/1998, ponendo fine ad una lunga diatriba, in termini di interpretazione, ravvivata da una recente sentenza della Cassazione (13378/2016).
24/10/2016

Legge di stabilità 2017 - Nella voluntary contanti e cassette di sicurezza senza forfait

A cura di Angelo Tiziani Secondo quanto annunciato nei giorni scorsi dal MEF, la Legge di Stabilità 2017 prevedrà la riapertura della procedura di regolarizzazione definita “voluntary disclosure-bis”; a tal proposito, il Governo ha confermato che non verrà applicata un’imposta forfetaria del 35% sull’emersione di contanti e beni contenuti nelle cassette di sicurezza. Tali beni, una volta dichiarati, sconteranno una tassazione dei redditi progressiva.
19/10/2016

Decorrenza del termine lungo per impugnare la sentenza

A cura di Paolo Cagliari Con pronuncia n. 18569 del 22 settembre 2016, le Sezioni Unite della Corte di Cassazione hanno affermato che, qualora la sentenza rechi una data di deposito diversa e anteriore rispetto a quella di pubblicazione, il termine lungo (sei mesi) per l’impugnazione decorre dalla seconda, coincidente con quella in cui la sentenza, mediante il suo inserimento nell’elenco cronologico e l’attribuzione del relativo numero identificativo, è divenuta conoscibile.
19/09/2016

Valore probatorio della C.T.U.

A cura di Paolo Cagliari Con due sentenze del 7 settembre 2016, la Corte di cassazione ha evidenziato che la consulenza tecnica non è mezzo istruttorio in senso proprio, essendo finalizzata a coadiuvare il giudice nella valutazione di elementi acquisiti o nella soluzione di questioni che necessitino di specifiche conoscenze. La C.T.U. può tradursi nell'accertamento di situazioni di fatto solo quando ciò richieda l'ausilio di speciali cognizioni tecniche, ma non può consistere in un’indagine esplorativa, alla ricerca di elementi, fatti o circostanze in merito ai quali vi sia una carenza di allegazione o di prova.
15/09/2016

Obbligazioni pecuniarie e foro competente: chiarimenti dalle Sezioni Unite

A cura di Paolo Cagliari Le Sezioni Unite della Corte di cassazione, con sentenza n. 17989 del 13 settembre 2016, hanno affermato che il foro competente per le cause aventi per oggetto il pagamento di somme di denaro è quello in cui si trova il domicilio del creditore solo se l’obbligazione è liquida, ossia già predeterminata nel suo ammontare dal titolo da cui deriva o univocamente determinabile, sempre in base a esso, con un semplice calcolo aritmetico. Diversamente, la controversia andrà radicata presso il foro del debitore.
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